domenica 6 gennaio 2019

La lampada da tavolo: Sintesi del blog






Questo blog nasce in seguito alla frequentazione del corso di Storia delle Cose presso il Politecnico di Torino durante l'anno accademico 2018/2019.

Lo scopo è stato quello di intronizzare un oggetto di uso comune preso direttamente dal catalogo Ikea (nel mio caso la lampada da tavolo) e sviscerarlo declinandolo in molteplici ambiti. 
L'analisi condotta intorno alla cosa è partita innanzitutto dalla semplice ricerca linguistica, individuandone l'etimologia, le traduzioni e i sinonimi, e dalla semplice ricerca dell'oggetto nei cataloghi e negli elenchi storici.
Lo studio scientifico ruotato attorno all'oggetto in questione ha portato alla ricerca di brevetti, alla stesura di una breve storia sui materiali utilizzati e all'individuazione di un'invenzione che ha condotto a  mutamenti importanti. 
Viene inoltre passata in rassegna la storia del design analizzando le lampade emblematiche come AtolloEclissePipistrelloBulb e Tizio. Sempre dal punto di vista del design, è stata inoltre posta l'attenzione su Lotus, la lampada da tavolo più costosa al mondo. 
Ciò che caratterizza questa analisi è il fatto che non si soffermi su uno studio puramente ingegneristico, ma cerchi di fornire una visione globale dell'oggetto e mostrare come esso riesca a collocarsi perfettamente in ambiti anche artistici come arti figurativeletteraturafantascienza, vignette dei fumettimusica.
Da un punto di vista puramente storico, è stata posta l'attenzione su un ''protagonista'' e, come testimonianza storica, sono stati individuati dei francobolli riportanti l'oggetto.
Non manca la visione simbolica dell'oggetto che ha portato all'individuazione della cosa in un logo importante, alla ricerca di numeri simbolici e all'identificazione di un proverbio.
In riferimento alle lezioni tenutesi in aula, il blog è stato inoltre arricchito con la creazione di un abbecedario, di una tassonomia, di una bibliografia e un post relativo a 5 oggetti che hanno caratterizzato la mia vita passata.  L'abbecedario è stato un ottimo focolare di studio intorno alla cosa perché ha portato a coglierne collegamenti veramente sottili e a scoprirne il grande patrimonio culturale che porta con se'.
Lo studio si è anche dipanato nell'attualità conducendo alla ricerca di spot pubblicitari e all'analisi delle Bird Lamp, lampade realizzate dall'artista moderno Sebastian Errazuriz.


giovedì 3 gennaio 2019

La scienza: dalla fiamma all'incandescenza





1) Bulbo di vetro
2) Gas inerte o vuoto
3) Filamento di tungsteno
4) Filo di andata
5) Filo di ritorno
6) Supporto del filamento
7) Supporto della lampada
8) Contatto con la base
9) Base a vite
10) Isolante
11) Contatto sulla base




Fino ancora all'inizio del XIX le lampade illuminavano grazie alla luce prodotta da una fiamma. Già sul finire del XVII secolo, però, molti scienziati stavano lavorando sull'illuminazione ad incandescenza. Infatti, il 31 dicembre 1879 Edison inaugurò in Menlo Park l'illuminazione ad incandescenza.
La lampadina era costituita da un bulbo di vetro vuoto dentro, al cui interno era contenuto un filo di cotone carbonizzato che veniva attraversato da corrente elettrica. Il problema dei primi modelli era la rapida distruzione del filamento.
Ad Arturo Malignani si deve il metodo per creare il vuoto all'interno del bulbo, metodo ancora oggi utilizzato. Mentre si deve a William David Coolidge l'utilizzo del filamento in tungsteno.
La lampada ad incandescenza fu un'invenzione importante perchè possiamo dire che mutò drasticamente uno degli elementi principali della lampada, ovvero il principio di illuminazione. Nessuna lampada moderna, infatti, utilizza un principio di illuminazione basato sulla luce di una fiamma, ma sfruttano l'incandescenza, l'emissione luminosa per luminescenza da parte di un gas ionizzato (lampada a scarica) o l'emissione luminosa di un arco voltaico (lampada ad arco).

Fonti: https://it.wikipedia.org/wiki/Lampada

venerdì 14 dicembre 2018

Le lampade che hanno fatto la storia del design: Pipistrello



Considerato un oggetto chiave del design industriale, Pipistrello è una lampada da tavolo progettata nel 1965 da Gae Aulenti per Martinelli Luce. La lampada si ispira alla sagoma di un pipistrello (da cui prende ovviamente il nome) ed è una lampada da tavolo a luce diffusa regolabile in altezza con movimento telescopico. La  forma infatti è caratterizzata da uno sviluppo dinamico verso l'alto che termina con un'apertura che ricorda le ali di un pipistrello.
Una copia di questa lampada è presente nella collezione permanente del MoMA.

Fonti: Wikipediahttps://icondesign.it/storytelling/lampade-storia-del-design/

Una bibliografia essenziale


Antonelli Giorgio, La ballata della luce. Mitologie di un bulbo brillante, Compositori, 2005






Clemente Claudia, Ingo Mauer. Percorsi di luce, Testo & Immagine, 2001






Sgalippa Gianluca, Space age lights, Mondadori illustrati - Electa, 2010




giovedì 29 novembre 2018

Abbecedario

Atollo

Celebre lampada da tavolo vincitrice del premio Compasso d'oro nel 1979.




Bulb

Disegnata da Ingo Mauer, dal 1969 fa parte della collezione permanente di design enel MoMA di New York.



Castiglioni

Pier Giacomo Castiglioni e Achille Castiglioni sono due designer italiani che nel 1962 hanno progettato Arco, una delle lampade da tavolo più iconiche e più vendute al mondo.



Dominio Led



Azienda specializzata nella produzione di sistemi per l'illuminazione tecnica di alta efficienza a LED. L'azienda propone una vasta gamma di lampade sia da interno che da esterno siano esse lampade da tavolo, da soffitto, da parete...




Eclisse


Uno dei prodotti di disegno industriale più rilevanti del XX secolo, divenuta uno dei simboli del design italiano nel mondo, è una lampada da tavolo progettata da Vico Magistretti 1965 per l'azienda Artemide.




Flos

Flos è un'azienda leader nel mercato italiano ed internazionale per la produzione di illuminazione di design, ha prodotto tra le più celebri lampade a livello mondiale. Le lampade Flos presentano una gamma ricchissima, dal basic al lusso, il tutto sempre associato all'innovazione e alla qualità delle prestazioni.





Genio


Personaggio del film Disney ''Aladdin'' del 1992, è prigioniero di una lampada magica che se strofinata lo libera ed egli può concedere 3 desideri a colui che lo ha liberato.




Hoya hoya no mi

Nome di un frutto del diavolo che compare nel celebre manga di Eiichiro Oda One Piece. Chi lo mangia ottiene il potere di trasformarsi in una lampada e di far combattere un jinn al suo posto.



Illuminazione

Scopo principale di utilizzo di una lampada da tavolo.




Luxor jr

Cortometraggio animato del 1986, diretto da John Lasseter, è la prima opera artistica dei Pixar Animation Studios che adotteranno il personaggio di Luxo Jr. come simbolo della compagnia.



Magistretti

Designer e architetto italiano, celebre per aver progettato numerose lampade che sono divenute iconiche tra cui Atollo, Eclisse, Chimera, Telegono, Teti, Kuta.



New york

Nel Museum of Modern Art sono radunate celebri lampade da tavolo tra cui Daruma, Atollo, Eclisse e Arco.


Oluce

L'azienda italiana di design più storica nel campo dell'illuminazione. Negli anni ha dato alla luce ad iconiche lampade da tavolo.

Psiche che sorprende Amore

Quadro del 1769 di Louis Jean François Lagrenèe. Il dipinto rappresenta il momento in cui Psiche con una lampada sveglia Amore.



Qazqa

Azienda specializzata nel design di prodotti destinai all'illuminazione.





Radiazione incoerente

Le lampade da tavolo sono sorgenti di radiazione incoerente. In ottica si chiama coerenza (o coerenza di fase) la proprietà di un'onda elettromagnetica di mantenere una certa relazione di fase con se stessa durante la sua propagazione.





Sapper

Designer e accademico tedesco, Sapper è considerato uno dei designer più importanti della sua generazione e le sue creazioni esprimono combinazione tra innovazione tecnica, purezza di forma con rilievi di arguzia e sorpresa. Celebre per aver progettato la celeberrima lampada Tizio.



Tizio

Lampada iconica del design italiano, è esposta nel Museum of Modern Art, nel Metropolitan Museum e nel Victoria and Albert Museum



Uto foscarini




Votiva

Lampade poste in prossimità di oculi, all'interno di cimiteri comunali.


Zio paperone alla ricerca della lampada perduta


La lampada da tavolo nei francobolli


Romania, 1962




United States of America, 1978





Bangladesh 1987

Un protagonista: Vico Magistretti





Ludovico ''Vico'' Magistretti nasce a Milano il 6 ottobre 1920. Si laurea in architettura al Politecnico di Milano e poi inizia subito l'attività professionale nello studio del padre Pier Giulio Magistretti.
Tra il 1943 e il 1944 segue corsi accademici in Svizzera al Chemp Universitarie di Losanna e in questo periodo frequenta Ernesto Nathan Rogers, incontro ritenuto da Magistretti stesso importante per la propria formazione intellettuale. Negli anni Cinquanti progetta la torre al Parco in via Revere (1953-1956) e il palazzo per uffici in corso Europa (1955-1957); a questi si aggiungeranno negli anni successivi altri numerosi interventi di particolare rilevanza, tra i quali, nel 1962-1964, le torri di piazzale Aquileia.
Negli anni successivi, inizia a progettare arredi e la sua attività di architetto inizia a fondersi con quella di designer. La semplicità, per lui, non era mancanza di decorazione ma assenza di ridondanza, nella convinzione che la differenza consisteva nel dettaglio concettuale: da lì la sua predilezione per il 'concept design' visibile in quasi tutta la sua produzione. È l'epoca del Municipio di Cusano Milanino (1966-1969), del quartiere Milano-San Felice (1966-1969), della casa in piazza San Marco (1969-1971), ma anche del premio Compasso d'Oro per la lampada Eclisse (1967), per la lampada Atollo (1977) e per la poltrona Maralunga (1973, premio nel 1979). Viene inoltre nominato membro dell'Accademia di San Luca nel 1967 e designato a membro onorario al Royal College of Art di Londra, dove è anche visiting professor.
Tra le opere più recenti si ricorda la sede della Facoltà di Biologia all'Università Statale di Milano (1978-1981), il progetto per una casa d'abitazione in piazzale Dateo (1984), la casa Tanimoto a Tokyo (1985-86), il Centro Cavagnari a Parma (1983-85), il tecnocentro della Cassa di Risparmio di Bologna (1986-88) e per l'ATM di Milano il Deposito Famagosta (1989-2002), il supermarket Esselunga a Pantigliate (1997-2001), la villa a Saint Barth nelle Antille Francesi (2002), gli uffici dell'ex lanificio Cerruti a Biella (2005) e la villa a Epalinges, vicino a Losanna (2005).
Muore il 19 settembre 2006 all'età di 85 anni.


martedì 27 novembre 2018

I brevetti

Back-up electrical system for portable table lamps





Numero brevetto: US5734229A
Inventore: Joseph P. Bavaro, Joseph S. Russo
Data: 03/31/1998









Lamp and alarm clock with gradually increasing light or 

sounds




Numero brevetto: US6236622B1
Inventore: Stephen E. Blackman
Data: 22/05/2001






venerdì 23 novembre 2018

La lampada da tavolo nei simboli: logo Pixar


La lettera ''I'' nel logo Pixar è una lampada da tavolo tipica, utilizzata negli uffici o per disegnare e progettare.
La Pixar Animation Studios e una multinazionale e casa di produzione cinematografica specializzata nell'animazione digitale. Fondata nel 1986, dal 2006 appartiene alla Walt Disney Company


Fonti: Google immaginihttps://it.wikipedia.org/wiki/Pixar_Animation_Studios

I numeri


- 233, 235, 236, 237, 238: numeri che identificano il modello della lampada Atollo
- 1: il corpo portante della lampada da tavolo
- 9: le lettere in ''table lamp''
- 3: le semisfere della lampada Eclisse
- 72: nella Smofia Napoletana



La lampada da tavolo nella fantascienza

Qui di seguito sono riportati dei ritagli tratti dal celebre manga fantascientifico Pluto disegnato da Naoki Urasawa in cui compare la lampada da tavolo.









Fonti: https://mangarock.com/manga/mrs-serie-194886

giovedì 15 novembre 2018

Le lampade che hanno fatto la storia del design: Atollo




La lampada Atollo, progettata da Vico Magistretti nel 1977 per l'azienda Oluce, si è affermata come l'archetipo della lampada da tavolo, nonché un'icona di stile che ha rappresentato l'evoluzione culturale mediante l'utilizzo di materiali innovativi e forme che erano specchio delle tendenze del momento.

Struttura 

La parte superiore è una cupola che ricorda i classici paralumi in tessuto, mentre la parte inferiore è costituita da una robusta e corposa colonna che sostiene la cupola superiore.
Vico Magistretti ha studiato due varianti che utilizzano materiali differenti: una versione in alluminio laccato e un'altra in vetro opalino. Questi materiali sono stati scelti perchè permettevano di riprodurre e diffondere la luce della sorgente luminosa in modo morbido e accogliente e anche perchè il materiale doveva essere tale da propagare la luce della sorgente luminosa nascosta sotto la cupola. Quest'ultima indirizza i raggi luminosi verso il cono che li riflette e genera in tal modo luce e al contempo penombra.
In totale esistono 6 modelli della lampada: tre in metallo e tre in vetro. I nomi dei modelli in metallo sono: Atollo 233 per la versione grande, Atollo 239 per quella media e Atollo 238 per quella piccola. I nomi dei modelli in vetro invece sono: Atollo 235 per la grande, Atollo 237 per quella media e Atollo 236 per la piccola.

Riconoscimenti:

- Compasso d’Oro 1979;
- “Museum of Modern Art”, New York 1979;
- “Philadelphia Museum of Art”, Philadelphia 1983;
- “Kunstgewerbemuseum”, Zuerich 1983;
- Museum “Die Neue Sammlung”, Muenchen 1983;
- “Museum für Kunst und Gewerbe”, Hamburg 1986;
- “Kunstmuseum”, Düsseldorf 1989;
- Collezione Permanente del Design Italiano 1945-1990, Triennale di Milano.